"Leggiamo che la maggior parte degli studenti italiani boccia l'ipotesi della promozione automatica - come rilevato dal sondaggio di Skuola.net - e lo riteniamo un dato estremamente significativo.

Siamo convinti che i ragazzi hanno bisogno di ritornare a confrontarsi, a sperimentare, e spesso anche a sbagliare. Aggiungere un ulteriore limite alla loro libertà di commettere errori, in questo momento, rischierebbe solo di acuire quelle storture sociali e umane che la pandemia ha riversato sulla popolazione studentesca.

Siamo altresì convinti che solo con l'attenta e personale comprensione da parte dei docenti dell'esperienza umana e scolastica che gli studenti stanno affrontando, la scuola potrà tornare a esserci davvero. Nessuno deve essere lasciato indietro: a cominciare dalle categorie più fragili e da chi tutt'oggi fatica a seguire le lezioni per problemi di connessioni e strumenti.

Se per molti, infatti, le aule restano ancora un ricordo e un miraggio, occorre ricordare che solo il 13% delle famiglie in Italia ha accesso alla banda ultralarga mentre oltre 3 milioni di studenti soffrono la mancanza di strumenti informatici.

Noi ci stiamo impegnando da molti mesi per un rientro in sicurezza perché siamo convinti che sia la scelta migliore, per permettere agli studenti di affrontare tutte le loro sfide in prima persona."

Questo è parte del nostro intervento pubblicato dall'Ansa.